Lazio a tutto green: i campi da golf migliori della regione

Pubblicità

Un concentrato di storia, arte, tradizioni. E un paesaggio magnifico: i borghi della Tuscia, appesi a costoni di tufo, lungo le strade dei pellegrini in cammino verso Roma; i laghi di BolsenaVicoBracciano; i monti Sabini, le vallate del Reatino, il parco nazionale del Circeo, i borghi-gioiello come Sperlonga e Gaeta, affacciati sul mare. Accanto a questa bellezza diffusa, il Lazio ha un’altra peculiarità: ovunque, nella regione, si gioca a golf. La maggior parte dei 27 impianti è fra Roma e Viterbo, la città dei papi e delle terme, ma ce ne sono anche a FrosinoneRieti e Latina. Alcuni tracciati sono tra i più belli del Paese e l’esperienza maturata (a Roma si inaugurò il primo green italiano, nel 1903) mette a disposizione dei giocatori qualità e competenza.

Giocare a golf nel Lazio, in attesa della Ryder Cup

Il Lazio è destinato a diventare un polo importante per il golf e la regione si sta preparando all’evento che ne cambierà la storia: la Ryder Cup, in calendario dal 30 settembre al 2 ottobre 2022 al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia, a 15 chilometri dal centro di Roma. Europa contro Stati Uniti, un rito che si celebra ogni due anni dal 1927, a continenti alternati, con un capitano e 12 giocatori per parte: tre giorni di gare dove carattere, coraggio e freddezza contano quanto e più della tecnica. Non ci sono soldi per chi gioca, ma essere in squadra diventa l’obiettivo di una vita. L’evento, trasmesso in 192 Paesi, è il più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i campionati mondiali di calcio. Emozioni e numeri: 150 milioni di euro è l’impatto economico stimato per il territorio, con una ricaduta per gli anni successivi. Il Marco Simone Golf & Country Club, i cui punti di forza sono la vista su San Pietro e le antiche mura romane, si presenterà completamente rinnovato per questo appuntamento: il restyling sarà svelato nel 2021. Qui si organizzano anche altre attività, fra cui le visite guidate alle vicine ville, GregorianaAdrianad’Este (le ultime due sono patrimonio Unesco).